Dopo aver superato il Catania in mattinata, l’Iren Genova Quinto torna in vasca dopo circa due ore ma riesce a fare sua, senza alcun problema di sorta, anche la gara con il Bogliasco, che i biancorossi vincono con un netto e mai in discussione 17-4. Gara a senso unico, come detto, con la squadra di Luca Bittarello che ha preso il largo sin dal primo tempo e poi ha tenuto i bogliaschini sempre a debita distanza, schierando per ampi tratti della partita una squadra dall’età media molto bassa, con i giovani Simone Villa, Jacopo e Niccolò Gambacciani, e anche con Rocco Valle in porta al posto di Francesco Massaro dalla metà del terzo tempo sino al fischio finale.
Sei punti il bottino nel raggruppamento, che consentono quindi alla formazione genovese di finire il girone al secondo posto, alle spalle della Pro Recco, conquistando così il lasciapassare per la Final Eight di Coppa Italia.
Si conclude con una sconfitta la due giorni di Coppa Italia del Netafim Bogliasco 1951.
Nel terzo impegno del raggruppamento disputatosi alla Vassallo i ragazzi di Daniele Magalotti, ancora privi di capitan Guidaldi, hanno ceduto il passo al Quinto, capace di imporsi con un netto 17-4. Una sconfitta che nega ai bogliaschini l’accesso alla seconda fase della competizione ma che, malgrado il pesante passivo, non cancella le diverse note positive emerse nel corso del primo week-end di gare ufficiali della nuova stagione agonistica. Come sottolinea lo stesso tecnico biancazzurro. “Concludiamo questo girone con una brutta sconfitta – ammette Magalotti – ma non dobbiamo assolutamente fare drammi. D’altronde le altre due partite, contro Catania e Pro Recco, siamo andati molto bene, dimostrando non solo di meritarci questa categoria ma anche di poter dire la nostra. Purtroppo all’ultima partita siamo arrivati un po’ cotti e siamo crollati prima fisicamente e poi anche mentalmente, non riuscendo più a fare nulla di ciò che avevamo fatto nelle gare precedenti. Peccato perché ci tenevamo a fare bene e passare il turno sarebbe stato obiettivamente un bel dono per noi e per i nostri tifosi che in questi due giorni dalle tribune ci hanno regalato una cornice fantastica. Ma non dobbiamo stracciarci le vesti per questo risultato. Ci vuole lucidità per valutare le sconfitte e per migliorare i nostri errori. Ora sappiamo dopo dobbiamo lavorare. Credo che il vero Bogliasco non sia quello di questo pomeriggio ma quello visto nelle prime due gare. Non dimentichiamo che siamo pur sempre una neopromossa che per abituarsi a certi ritmi avrà bisogno di tempo”.
Ora per il Bogliasco la mente si proietta già verso il campionato che prenderà il via tra due settimane con l’impegnativa trasferta siciliana in casa dell’Ortigia, gara che segnerà il ritorno in A1 dei biancazzurri dopo tre stagioni di purgatorio in cadetteria.