E’ brava. E’ bella. E, più di ogni altra cosa, tra i fornelli è un fenomeno. Chef “per passione”, da qui il titolo della trasmissione – da lei ideata e condotta – su Telenord, Valentina Scarnecchia – 35 anni – è, senza dubbio alcuno, la nerviese più nota tra i fornelli d’Italia.
Attenzione però: non fatela arrabbiare. Altrimenti vi triterà tanto di quello scalogno fino a farvi piangere. Ama il cioccolato e il peperoncino; ascolta Bob Marley e Mozart e, coltello alla mano, è imbattibile; figuratevi con il cucchiaio di legno. Uomini scappate
Dopo due stagioni a “Cuochi e Fiamme” – fortunato programma su La7 condotto da Simone Rugiati – e la celeberrima “Prova del Cuoco” di Antonella Clerici, si mette in proprio e buca letteralmente lo schermo ligure attraverso l’emittente Telenord tanto da suscitare la curiosità dei grandi produttori.
Valentina Scarnecchia, questo amore incredibile per la cucina lo eredita da nobili origini culinarie, quelle della nonna Luisa, lignaggio romagnolo fatto di tagliatelle, piadine e ragù: di quelli buoni. Nata a Milano si trasferisce giovanissima a Nervi di cui se ne innamora follemente.
“Sono talmente innamorata di Nervi che se ci fossero quei due o tre aspetti mancanti, io, dal mio quartiere non muoverei mai. Faccio un esempio? Mi spostassero il commercialista qui. Io a Genova ci andrei solo Google Maps. Vorrei che Nervi fosse capoluogo di provincia”.
Qual è il suo piatto preferito?
“Mezze maniche alla carbonara, in assoluto”.
Quale quello che le riesce meglio?
“Quello che mi riesce meglio sono le maniche alla carbonara”. (Ride).
Abbiamo letto da qualche parte, più precisamente sulla scheda a lei dedicata sul sito della “Prova del Cuoco”, che è maniaca del cibo. Ci spiega meglio?
“Vero (sorride). Mi sveglio alla mattina e la prima cosa a cui penso è cosa cucinare sia pranzo che a cena. Si può dire che vivo in funzione di questi due momenti (ride). La mia giornata si snoda su due punti cardinali: quelli culinari. Il pranzo decisamente più light e per la cena, invece, tengo particolarmente al fatto che sia come al ristorante, anche se sono sola; quindi bottiglia di vino, antipasto, primo, secondo e dolce. Anche se sono a dieta, è chiaro”.
Adesso, però, “Chef per Passione”. Un grande successo, non si può definire in altra maniera.
“Sono contentissima, Telenord mi ha dato molta fiducia e carta bianca. Nella prima edizione sono stata cuoca al cento per cento. In quella nuova potrei trasformarmi
Nervi. Passiamo al nostro quartiere. Cosa ne pensa?
“In questo momento potrei risultare polemica e, forse, non più simpatica. Trovo che Nervi rispetto a qualche anno fa sia te un po’ sporca e trascurata. Ci sarebbe bisogno di dare un po’ di vitalità ai negozi, ai locali. Sistemare la passeggiata. Amo Nervi, alla follia; è bellissima. Vorrei vederla risistemata”.
A lei questo finale non lo abbiamo detto; ma se l’Italia ha Carlo Cracco noi, qui a Nervi, ci teniamo stretta la nostra Valentina Scarnecchia.