Le aiuole del quartiere, ancora una volta, nascondono Bocconi avvelenati e spugne fritte in grado di uccidere gli amici a quattro zampe.
L’angolo sotto attacco dei dog-killer è il Porticciolo. “Per tutte le persone con i cani – scrive Cristian Polmonari, vigile del fuoco e volontario nerviese, sulla bacheca di Nervi a Pezzi – Tenete al guinzaglio e ben vicino a voi i vostri animali. Ho appena rinvenuto spugne fritte e come sapete sono mortali. Stiamo procedendo al sequestro immediato con ulteriori indagini. Per eventuali segnalazioni contattateci immediatamente”.
“Sono micidiali – spiegano gli esperti dell’Enpa, ente nazionale protezione animali – perché, insaporite dalla cottura nell’olio, diventano molto appetitose per i cani (ma anche per i gatti). Solo che, una volta ingerita, la spugna, compressa anche dalla pastella con cui viene fritta, a contatto con i succhi gastrici si gonfia e va ad occludere l’intestino o l’esofago. Può portare, senza dubbio, alla morte dell’animale. Può essere riconosciuta perché i cani che ingeriscono le spugne smettono di mangiare. Portateli immediatamente dal veterinario, devono essere operati perché l’oggetto sia rimosso”.
Le leggi, nei confronti di questi assassini in piena regola, sono severe. Chiunque venga sorpreso a nascondere e piazzare spugne fritte (o polpette avvelenate) rischia fino a due anni di carcere.