“Da un po’ di tempo ci sentiamo tutti genovesi, tutti liguri. Sono davvero felice di essere tornata a Genova e di essere tornata in un momento così importante. La musica ha il potere di unire, unire tutti”.
È una dichiarazione d’amore, a tutti gli effetti, quella che Giorgia regala a Genova, alla Liguria e a Nervi.
lo spettacolo, neanche a dirsi, è sold out e le note dai Parchi risuona fino a Sant’Ilario e per tutto il quartiere che si colora di luci, di passione. Gli spettatori applaudono e cantano sulle parole di Giorgia che con la sua voce incanta e ammalia chi ha la fortuna di ascoltarla.
Sono 3200 le persone che hanno deciso di non mancare al primo appuntamento con il Festival Internazionale di Nervi.
A termine di ogni brano il coro “Giorgia, Giorgia” del pubblico si fa forte e la cantante romana no lesina saluti. Il pubblico salta, balla e canta: prima intona tutte le canzoni di Giorgia per poi scatenarsi sulle note del batterista della band e disk jockey Mylious Johnson.
Quindi il momento di “E poi” e “Come saprei”. Il preciso momento in cui tutta Nervi canta insieme a Giorgia che si commuove, piange e rompe la tensione tirando fuori tutta la sua istrionica romanità. Ancora “Girasole”, tributo a Whitney Houston e poi via verso gli ultimi successi partendo da “Di Sole e d’Azzurro”.
Ho visto con interesse la performance degli artisti del TOKIO BALLET.
Doverosamente bisogna ammettere che dal primo settore di questo palco decisamente improvvisato non si è visto nulla o poco dello spettacolo! Tutti si sono lamentati non perché genovesi mugugnoni
Come siamo noi ma per evidente incapacità di chi ha messo su il palco.