Sole, mare e canicola di luglio. Tre elementi fondamentali che trasformano le spiagge di Nervi in vere e proprie mete per i tanti levantini e genovesi che decidono di impostare i propri navigatori sulle coordinate di Murcarolo, Caprafico o Capolungo. Il Municipio IX Levante, insieme al Comune e ad Aster, ha da poco terminato il ripascimento proprio di queste insenature, depositando materiale prelevato dall’alveo del torrente Bisagno – all’altezza di Marassi – al fine di proporre ai bagnanti un litorale più confortevole ricoprendo i grossi massi con “materiale – si legge sui documenti ufficiali di Aster – di utilizzo a frazione granulometrica compresa tra gli otto e i settanta millimetri”.
Vale a dire ghiaia più o meno fine, molto simile alla sabbia ma di colore grigio. Intorno alla metà di giugno due grossi autoarticolati hanno bloccato via Murcarolo per quasi un’ora al fine di consentire il riempimento del lido proprio nella spiaggetta sottostante. Qualche disagio alla circolazione, per forza di cose, c’è stato; ma ciò che ha lasciato i nerviesi a bocca aperta, a sentire proprio le loro opinioni, sono state le conseguenze del ribaltamento del carico nella baia.
Secondo tanti bagnanti e spettatori non paganti di quanto stava succedendo, la caduta della ghiaia ha alzato una nube di polvere (si ringrazia Simonetta per la foto) che ha sporcato vetrine, negozi e appartamenti affacciati sulla strada, ma ancor di più ha portato topi “ripescati” nel greto del Bisagno fino nella spiaggia di Murcarolo, con il conseguente imbarazzo degli addetti ai lavori insieme al disgusto di chi quotidianamente affolla l’insenatura cercando refrigerio e pace durante la canicola estiva.
«Lo scorso anno – spiega l’assessore del Municipio IX Michele Raffaelli – mi ero giurato di ultimare il ripascimento entro l’estate. L’intervento è stato pianificato e completato. Inoltre la politica utilizzata si è dimostrata molto intelligente, si è voluto utilizzare il materiale alluvionale (la ghiaia, ndr) “estratto” dagli alvei dei torrenti e dei fiumi per aumentarne la portata».
Duplice scopo, dunque: «Eliminare dai fiumi la ghiaia di troppo – continua l’assessore – e utilizzarla per il ripascimento delle coste. Il polverone si poteva evitare, forse, bagnando il carico dei camion, ma anche quando abbiamo acquistato la ghiaia si è comunque alzata una nube, per quanto riguarda i topi invece mi sento di escludere assolutamente questa ipotesi: io ero presente e non ho visto nulla».
In conclusione i numeri: per quanto riguarda le spiagge di tutta la città (le uniche libere dagli stabilimenti sono proprio quelle del Levante e di Nervi in primis) sono stati pesi circa 100 mila euro e non è stato sborsato alcun denaro per eliminare il materiale asportato dalle coste e dai fiumi. «E chi fa notare come la condizione mare si debba migliorare – chiosa l’assessore – mi trova perfettamente d’accordo. I progetti del pennello e delle protezioni devono essere messe in pratica, solo così si potrà proteggere le coste dalle mareggiate».