“Putin assassino”. È questa la scritta comparsa ieri, nel tardo pomeriggio, sul muro che delimita il confine del consolato russo. L’inchiostro rosso utilizzato per graffitare la parete, nella giornata di oggi, è stato ricoperto con vernice grigia cancellando le lettere.
Sul fatto sta indagando la Digos.
Davanti all’ingresso del consolato staziona, da giorni, un’auto della polizia.