Euroflora ai Parchi di Nervi. Italia Nostra si oppone all’idea

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NO a Euroflora nei Parchi di Nervi!

Euroflora è una splendida manifestazione floreale, mostra e mercato, richiamo per visitatori provenienti da fuori città e da fuori Italia, di cui anche molti genovesi hanno spesso goduto. Fino all’ultima edizione è stata ospitata in un grande padiglione fieristico, un ambiente ideale che però quest’anno non è disponibile. Dove farla? Serve un ambiente neutro, o meglio uno spazio ex industriale, ora dismesso, da valorizzare e riqualificare. E’ questa la strada seguita nelle migliori esperienze internazionali di fiere floreali.

Invece si parla di organizzare Euroflora in fretta e furia ai Parchi Di Nervi. Ma che cosa c’entrano i Parchi di Nervi con Euroflora? Non sono già essi stessi un ambiente meraviglioso che non ha alcun bisogno di essere abbellito da una manifestazione floreale, con i due sontuosi palazzi padronali allineati lungo la strada pubblica e il grande giardino che degrada fino alla cornice rocciosa e frastagliata sul mare?

I Parchi, formatisi durante tutto l’Ottocento e il primo Novecento in seguito a un preciso progetto paesaggistico, hanno in se stessi la propria compiuta bellezza e unicità, che non può certo essere aumentata, ma semmai messa in pericolo, dalla forzata immissione di un evento fieristico che avrebbe un violento impatto sul delicato equilibrio del contesto (basti pensare al traffico di mezzi per allestire gli stand e all’assalto del pubblico). Non è quello l’ambiente adatto per una fiera!

I Parchi di Nervi nascono all’inizio del XIX secolo: nel 1815 Gerolamo Serra acquista dai Saluzzo un palazzo con giardino, e nel 1823 Gaetano Gropallo eredita e ampia la proprietà del padre, e da questi due eventi quasi concomitanti nascono due parchi gemelli progettati da un architetto di giardini, che rimodella il terreno scegliendo e accostando diverse specie arboree in funzione degli effetti di masse e di colori, per creare la bellezza degli scorci visivi secondo la difficile concezione del giardino paesistico o all’inglese, dove nulla è casuale.

Nel 1927 le due proprietà sono acquistate dal Comune di Genova con un investimento milionario, per farne, secondo il progetto dell’assessore alle Belle Arti, un eccezionale Polo artistico-ambientale, costituito da museo e giardino.

Per quasi due secoli i Parchi di Nervi hanno costituito una straordinaria realtà artistica e paesistica, riconosciuta a livello internazionale. E ora? Vogliamo distruggere quello che è rimasto dopo la tromba d’aria per metterci dentro un Padiglione fieristico?

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