“Coronavirus, Che l’inse?”, la raccolta fondi de Il Nerviese raggiunge 200mila euro

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E’ stato raggiunto, questa mattina, l’obiettivo. I 200mila euro raccolti sono defluiti – sin dall’inizio – sul conto corrente dell’ospedale San Martino per aiutare la Clinica di Malattie Infettive diretta dal professor Matteo Bassetti, durante l’emergenza sanitaria mondiale causa dal SARS-CoV-2.

“Coronavirus, Che l’inse?” – la raccolta fondi organizzata da Il Nerviese… nel Levante – ha ricevuto oltre 4mila e 600 donazioni da tutto il mondo a partire dall’inizio di marzo, periodo in cui – in pieno lockdown – la redazione aveva deciso di organizzare il tutto sulla piattaforma Go Fund Me.

Sono stati davvero tanti i testimonial che non si sono tirati indietro e hanno voluto contribuire a promuovere la causa di “Che l’inse?”. L’influencer Luca Vezil e il mondo dei social con Tatiana Biggi e il Mugugno Genovese; le food blogger Valentina Scarnecchia e Luisa Orizio. La musica con Cristiano De André. I comici Maurizio Lastrico, Andrea Possa, Enrique Balbontin, Andrea Di Marco, Antonio Ornano ed Enzo Paci. Ancora il RotarAct Golfo del Tigullio insieme ai pallanuotisti del Settebello e del Setterosa come Carolina Marcialis, Stefano Tempesti, Pietro Figlioli e Amaurys Perez. I colleghi come Francesca Baraghini, Beatrice D’Oria, Matteo Macor, Andrea Barsanti, Eva Perasso, Valeria Oliveri e Alessandra Rossi. Il mondo del calcio con Luca Antonini, Claudio Onofri ed Enrico Nicolini. Il mondo dello spettacolo con Luca Bizzarri, Elena Ballerini, Serena Garitta e Andrea Carretti. La Gelateria Chicco, Caffetteria San Giorgio, Strakkino e Gelateria Giumin direttamente sul territorio. Il mondo della carta stampata e del web con Il Secolo XIX, La Repubblica, Levante News, Radio Babboleo, Telenord e Levante News. Infine Federico Bogliolo, vice presidente del municipio IX Levante che proprio insieme a Il Nerviese… nel Levante ha buttato le basi per costruire questo importante risultato.

A Voi tutti grazie, grazie di cuore perché abbiamo raggiunto un risultato incredibile. Il grazie ancora più grande, però, va a tutti i medici e a tutti gli operatori sanitari impegnati in questa importante missione.

Coronavirus? Che l’inse?

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