In relazione all’articolo apparso su Repupplica a firma Michela Bompiani, si intende chiarire che il nome della squadra non aveva nessun riferimento politico ma rappresentava solo la volontà agonistica della squadra di arrivare ad un risultato sportivo.
Da stigmatizzare la velata minaccia contenuta nell’articolo in cui non si esclude che una delegazione del corteo genovese decida di andare a manifestare il proprio dissenso durante la competizione.
Si ribadisce che il nome della squadra, già oggi modificato, non aveva nessuna connotazione politica ma un fine esclusivamente agonistico e sportivo.