Piscina Mario Massa, quale futuro?

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Archivio storico Lorenzo Cantatore - Castello ANPI Nervi

Il tema della Piscina Mario Massa, storico impianto nell’area del Porticciolo, resta centrale non solo per tanti nerviesi ma per tutto il Levante.

Sfumata l’ipotesi presentata l’anno scorso in Municipio di installarvi temporaneamente un campo da beach volley, durante lo scorso inverno lo stato di abbandono dell’impianto ha generato molti mugugni.

Con il sopraggiungere della campagna elettorale, ovviamente, il tema della piscina è stato oggetto di confronto politico. L’amministrazione uscente ha comunicato a fine mandato di aver ottenuto un importante finanziamento per la ristrutturazione dell’intero impianto ma molti cittadini, intervenuti anche con grande impegno nella definizione del Patto per Nervi, restano piuttosto scettici.

Come possiamo mostrare nell’immagine di copertina, per cui ringraziamo il lavoro di archivio storico di Renzo Cantatore, un tempo il Porticciolo dove poi è sorta la piscina aveva una sua naturale seconda spiaggetta, con comodo accesso per le barche. In un secondo scatto vediamo invece enorme partecipazione ad una partita di pallanuoto giocata in mare, con la baia diventata uno stadio naturale per centinaia di tifosi.

Ripensare oggi l’area della piscina, riportando il mare dove è poi sorto l’impianto e aumentando lo specchio acqueo del porticciolo, rappresenta un’opzione fattibile? Certo la possibilità di posizionare le barche in acqua, liberando il grande piazzale e restituendolo nella sua piena disponibilità a tutti i cittadini, rappresenta un’opzione interessante.

Il tema di fondo resta non tanto la disponibilità dei fondi per la ristrutturazione della Mario Massa, attesi per anni e forse finalmente stanziati, quanto il progetto di riqualificazione dell’intera area e, conclusi i lavori, la sostenibilità di una gestione che si sa essere estremamente onerosa per le pubbliche amministrazioni con impianti di questo tipo, che rischiano di creare pericolosi buchi di bilancio.

Chi gestirà l’impianto una volta che la piscina sarà stata rinnovata? A partire da quando? Come verrà scongiurato il rischio di danneggiamenti da mareggiate? In che modo si concilieranno le esigenze di una ZTL con quelle di chi vorrà accedere alla struttura? Nel progetto sono considerate altre operazioni accessorie per il rilancio del Porticciolo?

Se davvero sono stati allocati ben 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’impianto occorre evitare i rischi legati a una mancata valutazione di sostenibilità, come si è visto con il grande finanziamento approvato nello scorso ciclo amministrativo per i lavori nei Parchi di Nervi, dove senza un innovativo schema di manutenzioni e cambiamento dell’operatività quotidiana, non si è riusciti realmente ad incidere sugli storici problemi (pur avendo speso moltissimi soldi).

Il Nerviese continuerà a monitorare la situazione, senza dimenticare l’esigenza di tenere a mente nell’attività di programmazione anche lo stato dell’altra piscina di Nervi, la Gropallo, anch’essa bisognosa di rilancio. Se tenere aperte 2 piscine tutto l’anno è oramai troppo oneroso, resta doveroso per l’amministrazione comunale chiarire in maniera definitiva il suo progetto per i due impianti del territorio, perchè una sua piscina Nervi la pretende e averne ben due chiuse e a rischio abbandono è una ferita troppo dolorosa.

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