L’Ardita si gioca tutto in questo play out, ma la voglia di mantenere la categoria è tanta.
Lo avevamo detto, ma ora più che mai, è arrivato il momento di unire le forze. Amanti del basket, della palla a spicchi in quel di Nervi, ma soprattutto di una squadra, l’Ardita Juventus, si è arrivati all’ultima fase. Quella più importante, alla prima stagione in C Silver, un’annata tra alti e bassi, dove si poteva fare qualcosina in più ma dove l’obiettivo è sempre stato uno e uno solo: la salvezza.
I play out. Uno spartiacque tra la vita e la morte, sportivamente parlando ovviamente. Lo sprint finale, in cui i ragazzi di Chiesa, giovani e più esperti, dovranno dimostrare di essere uomini. Si giocheranno sul filo del rasoio, tensione alle stelle in cui chi terrà più alta la concentrazione, saprà mantenere l’equilibrio, come spesso accade nelle gare da dentro o fuori, la spunterà.
Questione di centimetri, combattere, massacrarsi di fatica per un centrimeto, difendersi con le unghie e con i denti, sapere soffrire fino alla fine. Passerà da queste discriminanti la stagione dell’Ardita. La differenza la faranno i dettagli, come sempre, quelli che significheranno salvezza e permanenza nella categoria, oppure retrocessione dopo un solo anno in Paradiso. Non viene difficile pensare ad un Mister Chiesa in versione Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”, un perfezionista, attaccato alla squadra e ai suoi ragazzi, che conosce la posta in palio.
Un obiettivo da raggiungere, e se la regular season è terminata con gli otto punti all’attivo, questa dovrà essere l’ora della verità. La palla che pesa, i muscoli che tremano, il cuore che batte, ma quando il petto potrà gonfiarsi per un risultato raggiunto, sarà tutto più gratificante. E’ quello che si augurano in molti, tutta Nervi tifa Ardita.
Come funzionano questi maledetti play out?
Sei squadre, divise in due gironi da tre; in quello dell’Ardita Juventus ci sono Tigullio Sport Team e Azimut BK Poll 2000 di Vado Ligure, dall’altra parte Aurora Basket Chiavari, Ameri Centro Basket Sestri Levante e Red Basket. Ogni squadra partiva con i punti guadagnati in stagione regolare contro le avversarie del girone. Nerviese che sono partiti con l’handicap dei solo due conquistati in casa con il Vado. Fanalino di coda, quindi, a fronte del Tigullio, a sei punti, e Vado con quattro. Motivo in più per tirare fuori gli attributi.
Alla fine la retrocessione riguarderà una sola squadra, quella che perderà nel confronto tra le ultime due dei gironi. Un play out abbastanza logorante e sfinente, visto che il primo turno è già andato in archivio. Una sconfitta in casa del Tigullio, alla seconda giornata, frutto dell’approccio dei ragazzi di Chiesa, cui non è servito tirare fuori l’orgoglio nella seconda parte della gara per evitare di soccombere.
La vera Ardita è uscita fuori contro il Vado, dominio assoluto, +29 al termine, contando che la differenza canestri sarà fondamentale in caso di arrivo a pari punti. Sarà quella a decretare la classifica finale.
Per ora quindi la squadra è sempre ultima con quattro punti che la avvicinano al Vado, a sei, laddove il Tigullio, con otto, sembra ormai proiettato verso il primo posto nel girone. Negli scontri diretti con il Vado, 2a1 in favore dell’Ardita, fanno ben sperare con un +42 di diffferenza punti che rappresenta un buon auspicio, dato che sarebbe difficile vedere un ribaltamento nella sfida di ritorno.
Nell’altro girone invece i giochi sono fatti, con Chiavari e Sestri levante che hanno già strappato il biglietto della salvezza e il Red Basket Ovada che si vede invece condannato allo spareggio con ancora due partite da giocare. Per i ragazzi di Coach Brignoli piove sul bagnato, in quanto hanno anche perso la loro punta di diamante, l’americano Barber, emigrato per altri lidi a ridosso della fine della stagione regolare.
L’Ardita vanta due vittorie su altrettante gare disputate contro Ovada in stagione regolare. Qualora dovesse essere ultima a fine del girone di ritorno, l’Ardita potrebbe essere leggermente favorita, ma in queste partite vengono fuori tantissimi altri fattori. Sarà determinante l’apporto dei tifosi per i ragazzi dell’Ardita, che pur giocando in un palazzetto ben lontatno dall’amata Nervi (ricordiamo che le gare in casa si giocano in Via Allende a Molassana) possono contare su un gruppo di irriducibili sostenitori che seguono spesso la squadra anche in trasferta, tutti con l’obiettivo di raggiungere questa agognata salvezza alla prima esperienza in C Silver.
Siamo tutti con l’Ardita, ancora pochi centimetri, i più importanti. Forza!!!