Quando Verdi compose “Otello” a Nervi

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Correva l’anno 1887 e Nervi, località nota e ambita tra i grandi del tempo, si trasformava in teatro e musa per molti artisti, poeti e compositori.

In pochi, praticamente nessuno, riusciva a resistere al fascino del mare dei parchi e del clima mite; nessuno e in modo particolare Giuseppe Verdi.

Lo storico compositore – autore di momenti unici come l’Aida o la Traviata-, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi operisti di tutti tempi fece spesso visita nella nostra Nervi. In molte delle sue lettere ed epistole fa riferimento “alla pace” e “al dolce suono delle onde”. Ma, sino a noi, è giunta una lettera autografa dello stesso Verdi in cui – scrivendo all’amico ed editore Giulio Ricordi – spiega come Nervi e in particolare l’hotel Eden siano stati per lui motivi di grande ispirazione e fertilità artistica.

Il 14 marzo del 1884 scrive: “[…] con Boito e Du Locle dallo scalone dell’Eden di Nervi dissi: “Ecco la scena del II atto dell’Otello!”, l’atrio di quell’albergo è grandioso e bellissimo. Ha tre grandi finestroni; al di là un giardino (ancor giovine) di là del giardino il mare“.

Il giardino, i fiori e al di là di questi il mare; l’atrio grandioso e bellissimo. Verdi non lesina complimenti e ammirazione.

L’albergo Eden, come il Savoia Beeler – e del resto come tutte le strutture ricettive del quartiere dei Parchi – era spesso frequentato dei personalità illustri e grandi nomi della politica, del teatro e della “dolce vita” del tempo; ma questa storia la conoscete già…

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