Prosegue il percorso europeo di Amiu con il nuovo progetto “Life Infusion”: tecnologie innovative per le acque reflue

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La Fondazione EURECAT – Centro tecnologico della Catalogna – e AMIU hanno recentemente presentato, e vinto, i finanziamenti europei per il progetto “Life Infusion”, legato al trattamento intensivo delle acque reflue e la loro conversione in prodotti sostenibili.

“Life Infusion” avrà una durata di 4 anni e dispone di un budget totale di oltre 3 milioni di euro, il cui il 55% verrà co-finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Life. AMIU gestirà direttamente circa 120.000 euro.

Il nuovo progetto europeo, che coinvolge Italia, Spagna e Belgio, è stato ufficialmente avviato lo scorso 1 settembre 2020. Il partenariato di AMIU vede il coinvolgimento di altre realtà transnazionali per il raggiungimento degli obiettivi previsti grazie a due centri iberici di ricerca e sviluppo, come la fondazione EURECAT e IRTA, e a quattro aziende che si occupano di gestione dei rifiuti: la città metropolitana di Barcellona, le altre spagnole COGERSA e EBESA e ovviamente AMIU, a cui si aggiungono due fornitori di tecnologia come la belga DETRICON e la multinazionale AQUALIA.

«La nostra azienda continua a guardare con attenzione le opportunità europee che possono dare un contributo alla bioeconomia della nostra città: il confronto con nuove metodologie ed esperienze internazionali contribuisce allo sviluppo di un settore economico tra i più competitivi a livello europeo – spiega Tiziana Merlino, direttore generale. AMIU, insieme al Comune di Genova, pone grande attenzione alle iniziative innovative legate alla sostenibilità ambientale nel campo del recupero e del riciclo dei rifiuti. Questo è il quarto progetto europeo in cui AMIU è impegnata. In ambito Life “Infusion” si aggiunge a “Tackle”, dedicato a migliorare la gestione degli eventi calcistici sotto il profilo della tutela ambientale, e siamo protagonisti anche di “Force”, finanziato con il programma Horizon 2020, legato alle diverse filiere della differenziata prodotta e gestita come legno, rifiuto organico, plastica e rifiuti elettronici e Weeenmodels, finanziato tramite il programma Life+ e attualmente in afterlife, incentrato sulla gestione circolare dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)».

«Il nuovo progetto nasce in un contesto, secondo quanto enunciato dai dati 2018 della Banca Mondiale, – sottolinea il presidente Pietro Pongiglione – in cui ogni anno nel mondo vengono prodotte circa 2 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi urbani, che si prevede diventeranno 3,4 miliardi entro il 2050. Teniamo conto che, solo nel 2019, i 31 comuni del Genovesato hanno prodotto 300.000 tonnellate di rifiuti urbani e che è nostro dovere mitigare, gestire e rendere efficiente un sistema delicato come quello del ciclo dei rifiuti dal punto di vista della sostenibilità ambientale».

L’obiettivo di “Life Infusion” è migliorare e rendere più efficiente il sistema attuale di lavorazione delle acque reflue prodotte dal trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e la depurazione del percolato generato dalle discariche.

Questo sistema innovativo, che sarà testato in due impianti di trattamento della città di Barcellona e di Gijón, nelle Asturie, proverà che è possibile recuperare risorse di grande valore – come il biometano, biofertilizzanti e acqua rigenerata – dalle acque ‘di scarto’ generate dai rifiuti, senza comprometterne i nutrienti presenti e utilizzando meno energia rispetto a quella usata negli odierni sistemi di purificazione.

«Apprezzo e sostengo l’impegno di AMIU nel trasformare le proprie attività operative in buone pratiche per la sostenibilità ambientale che migliorano il nostro territorio– afferma Matteo Campora, Assessore all’ambiente e ai trasporti – AMIU ha dimostrato la propria volontà e capacità nel sapersi allineare agli obiettivi del Comune, che s’impegna, oggi più che mai, nell’attuazione di progetti virtuosi in sinergia con l’economia circolare, ovvero fondati sul recupero delle risorse e la prevenzione degli sprechi».

Fondazione Eurecat – Centro tecnologico della Catalogna è fondazione no-profit, che ha tra i suoi obiettivi quello di contribuire a migliorare la competitività e lo sviluppo tecnologico e sostenibile delle imprese fornendo servizi specializzati e realizzando progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Tra i suoi settori di competenza, EURECAT ha una grande esperienza e conoscenze sui meccanismi coinvolti in tecnologie di separazione e trattamenti biologici per il trattamento delle acque e delle acque reflue in ambito urbano, agricolo, industriale e ambientale.

Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell’UE per l’ambiente e per il clima. L’obiettivo generale di LIFE è contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’UE attraverso il cofinanziamento di progetti con una valenza europea.

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